Abitare il digitale è necessario, ma incontrarsi di persona è imprescindibile. Sarà soprattutto un incontro di Grazia quello di circa mille missionari e missionarie digitali da tutto il mondo, che nei due giorni del 28 e del 29 luglio vivranno - per la prima volta nella storia - un evento giubilare loro dedicato.

Ma chi sono queste persone? Sul sito dell'evento, www.digitalismissio.org, si possono scorrere in anteprima i volti di moltissimi partecipanti. Molto numerosa la presenza sudamericana, diversi missionari digitali provengono da Asia e America del Nord; ben rappresentato anche il gruppo italiano.

Il primo giorno, lunedì 28 luglio, si aprirà con la Messa e l'accoglienza dei partecipanti con le parole del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, del prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini e del pro-prefetto del Dicastero per l'evangelizzazione, mons. Rino Fisichella.

Seguirà una mattinata di interventi: i gesuiti p. David McCallum e p. Antonio Spadaro parleranno, rispettivamente su come (e perché) rimanere “Connessi alla Parola” e sulla missione ai tempi degli algoritmi. Seguirà un tempo di lavoro in gruppi di studio sul tema della sinodalità nella missione digitale. Pomeriggio di "tavole rotonde" e dibattiti. Non mancheranno la preghiera di adorazione eucaristica e una liturgia penitenziale nella Basilica di San Pietro. Parteciperà anche il card. Óscar Rodríguez Maradiaga.

Martedì 29 luglio, al mattino, pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro e celebrazione eucaristica in Basilica presieduta dal card. Luis Antonio Tagle. Nel pomeriggio, spazio per un incontro ecumenico (Together for Hope) e un gioco esperienziale (Connected for Hope) pensati per esprimere speranza attraverso creatività e fede digitale.

Alle 16 nei Giardini Vaticani ecco la Consacrazione mariana della missione digitale.

La giornata, e con essa l'esperienza del Giubileo dei missionari digitali, prosegue a Piazza Risorgimento per il Festival degli Influencer Cattolici, una serata di musica e testimonianze con voci da diversi Paesi e culture, per celebrare insieme la bellezza dell'evangelizzazione nel "continente digitale".