Poco più di un anno dopo il mio primo incontro con Fraternità, mi sono trasferita a Busto Arsizio, nell’oratorio dove in quel periodo viveva anche don Alberto Ravagnani. In quei mesi, ho deciso di mettere la mia vita completamente a servizio. Accoglievo i ragazzi che arrivavano per fermarsi qualche giorno e, contemporaneamente, ho iniziato a dedicarmi con più impegno alla comunicazione: prima un post, poi la comunicazione per un evento, la creazione di un nuovo format, l’organizzazione del secondo raduno annuale di Fraternità.

Giorno dopo giorno, mi sono accorta che tutto questo mi appassionava più di quanto avrei mai immaginato e poterlo fare condividendo la scrivania con amici veri ha reso tutto ancora più speciale. È proprio a quella scrivania — dove spesso dovevamo stringerci per farci spazio, tanti eravamo — che ho conosciuto Davide.

Da anni realizzare video è la mia più grande passione, ed è stata proprio questa a farmi incontrare Fraternità.

è iniziato con un incontro apparentemente “casuale” con don Alberto, che mi ha invitato ad un evento per dare una mano con le riprese video. Pensavo di andare solo per quello, ma mi sono ritrovato profondamente toccato da tutto il resto: dal modo autentico in cui i ragazzi si relazionavano tra loro, dalla luce di Dio che brillava nei loro occhi, dal modo in cui pregavano e dalla loro sincera voglia di diventare Santi.

Tutto questo mi ha messo in discussione e ha fatto nascere in me il desiderio di prenderne parte. Da lì, anche io ho trovato posto in quella accogliente scrivania, per me più simile a una casa, e ho scoperto un modo nuovo di lavorare insieme: costruendo amicizie autentiche e facendo emergere i talenti l’uno dell’altro.

È passato un po’ di tempo dalla mia prima esperienza in oratorio. In questi anni ho continuato a fare servizio nel team comunicazione di Fraternità, vedendo fiorire la mia passione insieme a quella degli altri, in un clima di stima reciproca e di correzione fraterna. Nel frattempo, ho iniziato a studiare comunicazione e marketing per ampliare le mie competenze e crescere continuamente, spinta dal desiderio vivo di collaborare con tutta la Chiesa, perché anch’essa possa comunicare al mondo il messaggio più bello di tutti: il Vangelo.

Davide

Se prima ero convinto che il mio futuro fosse “fare video”, ora inizio a intuire qualcosa di più profondo. Ora comprendo per chi voglio fare tutto questo, per chi voglio donarmi.

Ho capito che anche il digitale può essere un terreno fertile, un luogo di evangelizzazione capace di generare incontri reali che fanno germogliare relazioni fraterne che portano a Dio, proprio come ho avuto la grazia di sperimentare.

Questo Giubileo dei Missionari Digitali è un’occasione preziosa per fare rete, riscoprire l’essenziale e mostrare, alla Chiesa e al mondo, tutto il potenziale del digitale quando è vissuto al servizio del Bene.